
La fame nel mondo ha mostrato un lieve calo nel 2024, secondo il rapporto “The State of Food Security and Nutrition in the World 2025” pubblicato oggi dalla FAO insieme ad altre agenzie ONU. La stima più probabile indica che circa 673 milioni di persone, l’8,2% della popolazione mondiale, hanno sofferto la fame, una diminuzione rispetto agli anni precedenti.
Tuttavia, il rapporto evidenzia un andamento non uniforme: mentre in alcune regioni, come l’Asia meridionale e l’America Latina, si registra un miglioramento significativo, in Africa e in Asia occidentale la fame continua a crescere. In particolare, oltre 320 milioni di persone in Africa e 42 milioni in Asia occidentale vivono in condizioni di grave insicurezza alimentare.
Il rapporto sottolinea come le cause principali di questo fenomeno siano i conflitti prolungati, le crisi climatiche e l’inflazione dei prezzi alimentari che, soprattutto nei paesi a basso reddito, hanno reso difficile l’accesso a una dieta adeguata. Dal 2019, infatti, il numero di persone con insicurezza alimentare moderata o grave è aumentato di circa 200 milioni a livello globale.
Le agenzie ONU coinvolte invitano a intensificare gli investimenti in sistemi alimentari resilienti e politiche di protezione sociale per tutelare le popolazioni più vulnerabili e raggiungere l’obiettivo “Fame zero” entro il 2030.