I test sugli animali servono per ottenere dati scientifici che permettano di valutare gli effetti positivi o negativi delle sostanze nutritive e chimiche presenti in alimenti, farmaci e altri prodotti.
L’innovazione scientifica sta sviluppando delle alternative in alcuni casi persino migliori rispetto alla sperimentazione animale. Le alternative si basano sul Principio delle 3R: “replacement” (rimpiazzare), “reduction” (ridurre), “refinement” (rifinire). I nuovi metodi prevedono l’utilizzo di organi su chip, colture cellulari e modelli computazionali per mimare la biologia del corpo umano, raggiungendo ottimi risultati.
Ma è veramente possibile fare valutazioni del rischio senza utilizzare gli animali? Purtroppo, in alcuni settori, questo non è ancora possibile.