Tornano a crescere i contagi da coronavirus in Germania, la paura della pandemia riparte dai grandi macelli.
A sfondare il tetto delle 50 nuove infezioni per 100 mila abitanti sono stati i distretti di Coesfeld (Nord-Reno Vestfalia), al primo posto con ben 84,6 neo-contagi, seguita da Greiz (Turingia) con 78,4, Steinburg (Schleswig Holstein) con 62,4, Sonneberg (Turingia) con 60,5 e Rosenheim (Baviera) con 50.
Quasi tutte queste località ospitano grandi macelli, ed è in questi impianti che sono deflagrati i nuovi focolai. Tanto che sia in Nord-Reno Vestfalia che nello Schleswig Holstein si è deciso di effettuare test su tutti i lavoratori del comparto della lavorazione della carne, ossia su decine di migliaia di persone.
A quanto riferiva ieri lo Spiegel online, sono almeno 600 i lavoratori dei macelli risultati positivi al Covid-19, di cui circa 300 solo nell’impianto Mueller Fleisch di Pforzheim, nel Baden Wuerttemberg, nella maggioranza impiegati di origine romena che spesso coabitano in spazi molto stretti.
Ed è un caso anche quello della Westfleisch a Coesfeld, nel Nord-Reno Vestfalia, dove risultano infetti da coronavirus oltre 200 lavoratori. Non solo: gli stabilimenti nei quali è stato registrato l’aumento improvviso delle infezioni sono stati chiusi fino a nuovo ordine.