La pandemia ha accelerato alcuni processi già in atto, tra cui la spinta verso il digitale.
Dall’inizio del 2020 al mese di maggio, sono due milioni i nuovi consumatori online in Italia, di cui 1,3 milioni sono arrivati alle piattaforme di acquisto digitale proprio durante l’emergenza sanitaria.
In tutto, nel nostro Paese, coloro che comprano online sono 29 milioni. Negli stessi mesi dello scorso anno (da gennaio a maggio 2019), si registravano 700mila nuovi consumatori, ma nei primi cinque mesi del 2020 il loro numero è all’incirca triplicato.
All’interno del comparto, la componente più rilevante (pari all’87%) è rappresentata dall’alimentare, in larga parte composto dal segmento dal grocery (con un andamento del +85% rispetto al 2019), a cui fanno seguito il food delivery (+19%) e l’enogastronomia (+63%).
Ma se durante la pandemia il digitale ha mostrato la sua utilità in maniera trasversale, quale sarà la propensione degli italiani una volta ripristinata la normalità? Continuerà il digitale a mantenere il suo appeal? Probabilmente sì, o almeno in parte: dall’indagine GfK risulta che l’83% di coloro che hanno testato il servizio di spesa online per la prima volta dichiara che continuerà a farla anche nel post-Covid.