Le allergie alimentari hanno un impatto molto forte sulla popolazione mondiale e tale impatto può essere letale. Le persone con allergie alimentari hanno solo opzioni limitate per prevenire le reazioni allergiche, sapendo esattamente cosa causa le allergie ed evitando il cibo in particolare.
Nel marzo 2021, l’Ufficio Regionale della FAO per l’Asia e il Pacifico ha pubblicato “ Allergie alimentari – Non lasciare indietro nessuno ”. La brochure spiega che è importante gestire le allergie alimentari all’interno dei contesti locali. È fondamentale per i paesi capire quali allergeni sono comuni in una particolare popolazione, quali alimenti devono essere etichettati e come determinare le quantità consentite di allergeni alimentari. Il testo sottolinea anche l’importanza delle discussioni internazionali sull’argomento, come quelle attualmente in corso nel Codex, con contributi scientifici da FAO e OMS.
Di seguito è riportato un insieme di raccomandazioni pratiche che la sicurezza alimentare nazionale e autorità competenti dovrebbero considerare:
Identificare o sviluppare un meccanismo che monitora regolarmente le allergie alimentari comuni nel contesto nazionale.
Garantire la chiarezza e la leggibilità delle etichette degli alimenti, elencando gli allergeni e fornire istruzione su come leggerli, in particolare alla popolazione allergica
Sviluppare o rafforzare meccanismi di collaborazione con il settore privato, in particolare con piattaforme di e-commerce alimentare e ristoranti, per garantire che gli allergeni alimentari siano spiegati ai propri clienti, (per esempio nei menu)
Sostenere la ricerca e lo sviluppo di strumenti diagnostici che potrebbero facilitare l’individuazione delle allergie alimentari negli esseri umani
Sostenere la ricerca e lo sviluppo di strumenti diagnostici che potrebbero facilitare la rilevazione degli allergeni alimentari negli alimenti
Educare la popolazione sul tema delle allergie alimentari attraverso campagne di comunicazione mirate volte alla sensibilizzazione sull’argomento
Contribuisci alle discussioni globali, come quelle al Codex Alimentarius, sulle allergie alimentari portando casi studio nazionali e dati rilevanti