Il nostro Paese è sempre in pole position nelle classifiche europee dell’indice complessivo di circolarità, ovvero il valore attribuito secondo il grado di uso efficiente delle risorse, utilizzo di materie prime seconde e innovazione nelle categorie produzione, consumo, gestione rifiuti.
L’Indice complessivo di circolarità migliore è stato raggiunto dall’Italia che ha ottenuto 103 punti, seguita dal Regno Unito con 13 punti in meno. Gli altri tre Paesi: Spagna, Francia e Germania hanno punteggi nettamente inferiori.
Rispetto alle performance dell’anno precedente si nota un andamento stabile per tutti i Paesi, si deve però evidenziare che l’Italia cresce più lentamente rispetto agli altri Paesi che hanno migliorato le loro performance di economia circolare in modo più marcato rispetto a quanto fatto dall’Italia nello stesso arco di tempo.
Ma c’è poco da riposare sugli allori: la nostra corsa verso i traguardi della circolarità rischia di arrestarsi, mentre quella degli altri grandi Paesi del continente sta prendendo slancio anche grazie al nuovo pacchetto di direttive approvato nel luglio scorso. L’Italia, in confronto alle valutazioni 2018, ha infatti conquistato solo 1 punto in più (l’anno scorso infatti l’indice complessivo di circolarità era di 102 punti), mentre ci sono Paesi che hanno raggiunto risultati più grintosi: la Francia, per esempio, che aveva totalizzato 80 punti ne ha aggiunti 7; o la Spagna, che ha scalato la classifica partendo dai 68 punti della scorsa annualità, guadagnandone ben 13.
RAPPORTO SULL’ECONOMIA CIRCOLARE IN ITALIA 2019