La prima città a porre un freno all’apertura dei dark store è Amsterdam. All’inizio del 2022, il Consiglio comunale ha deciso un stop per 12 mesi all’apertura di nuovi negozi-magazzino nelle aree residenziali e nelle vie dello shopping.
Ad Amsterdam l’attenzione – e il divieto – è rivolto ai dark store del food delivery. La consegna di generi alimentari in 10 minuti è una comodità molto apprezzata dalla popolazione. Salvo quando il punto di partenza è un piccolo locale dalle insegne oscurate che genera un via vai di scooter proprio sotto casa.
A gennaio 2022, nel centro di Amsterdam erano operativi almeno 31 dark store, sorti in appena 12 mesi. E molti altri avrebbero aperto se il Comune non avesse ricevuto notizia delle crescenti denunce e lamentele dei cittadini.
Il problema è che i dark store rendono buie anche le strade in cui operano. Senza insegna e con vetrine oscurate, impoveriscono il tessuto cittadino. E la corsa contro il tempo per la consegna a domicilio nei fatidici 10 minuti genera rumore, traffico e smog degli scooter in continuo movimento.
Vedremo se la giustizia olandese deciderà di censurare queste misure restrittive, poiché incompatibili con il libero mercato che vige in UE e con il diritto costituzionale alla libertà d’impresa. I problemi di rumore e smog oltretutto possono venire facilmente risolti con il ricorso alla mobilità elettrica. Per lo stesso settore di attività si attende invece l’adozione al più presto della direttiva sui diritti dei rider, per la tutela di almeno 28 milioni di lavoratori in UE.