Il Laboratorio per la tutela della biodiversità funzionale negli ecosistemi forestali di CREA DC ha pubblicato sul Global Biodiversity Information Facility (GBIF) i dati su insetti protetti raccolti nell’ambito dei progetti di scienza partecipata LIFE MIPP e InNat, iniziative che vedono dal 2014 il coinvolgimento di volontari nella segnalazione della presenza di coleotteri, farfalle, libellule e grilli protetti a livello internazionale dalla Direttiva Habitat. Tali record sono stati organizzati in un dataset comprensivo di tutte le segnalazioni e sono stati quindi caricati su GBIF. Sono dunque ora accessibili e consultabili da tutti: https://doi.org/10.15468/m5sfc6. Si tratta di quasi 6.000 dati di presenza, ognuno di essi validato da esperti e provenienti da tutta Italia.
GBIF è una rete internazionale e un’infrastruttura di dati finanziata da diversi governi internazionali e finalizzata a fornire a chiunque, ovunque, un accesso aperto ai dati relativi a tutti i tipi di vita sulla Terra. La rete GBIF fornisce alle istituzioni detentrici di dati in tutto il mondo standard comuni, migliori pratiche e strumenti open-source che consentono loro di condividere informazioni su dove e quando le specie sono state registrate. La rete riunisce queste diverse fonti di dati e li rende interoperabili attraverso l’uso di un vocabolario standard per la descrizione e l’organizzazione di dati sulla biodiversità, il Darwin Core, che, nello specifico, costituisce la base di GBIF stesso.
In questo contesto internazionale, purtroppo l’Italia è rimasta sempre leggermente in disparte, non entrando a far parte della partnership di GBIF, a differenza di gran parte dei paesi europei. Tuttavia, il CREA è stato riconosciuto come “data publisher” e pertanto oramai “non ci sono più scuse”! Infatti, la pubblicazione di questo dataset su GBIF, il primo caso per il CREA, apre la strada alla open science, auspicando la pubblicazione dei tanti dataset che, in qualità di ricercatori, teniamo da parte per anni.