Il sistema di consultazione on line SISMA (SIStema di Monitoraggio Alcol-correlato) si aggiorna nella veste grafica, proponendo gli ultimi dati disponibili riportati nella Relazione annuale 2022 del Ministro della Salute al Parlamento e nel Rapporti ISTISAN 23/3 dell’Osservatorio Nazionale Alcol dell’ISS.
Nel 2021 sono 7,7 milioni gli italiani di età superiore a 11 anni (il 20% degli uomini e l’8,7% delle donne) che hanno bevuto quantità di alcol tali da esporre la propria salute a rischio; 3 milioni e mezzo hanno bevuto per ubriacarsi e 750.000 sono consumatori dannosi (cioè coloro che hanno consumato alcol provocando un danno alla loro salute a livello fisico o mentale).
Più nel dettaglio, tra i consumatori a rischio, preoccupano soprattutto i giovani (circa 1.370.000 nella fascia di età 11-25 anni, di cui 620.000 minorenni), le donne (circa 2,5 milioni, in crescita dal 2014, con punte massime di consumatrici a rischio del 29% tra le minorenni 16-17enni) e gli anziani (2,6 milioni, di cui 1 su 3 anziani e quasi 1 su 10 anziane over 65enni sono a rischio: eccedono su base quotidiana e consumano fuori pasto).
A preoccupare sono anche i 3,5 milioni di binge drinker (cioè coloro che bevono per ubriacarsi), soprattutto maschi (di cui 83.000 minorenni). Anche qui si registra una diminuzione rispetto al 2020 ma non per le donne che sono stabili, senza alcun calo dei consumi che conducono all’intossicazione nelle donne. Infine, i consumatori dannosi di bevande alcoliche sono 750.000, anche qui in diminuzione rispetto al 2020 ma, ancora una volta, a decrescere sono gli uomini e non le donne, per le quali si continua a registrare un incremento che ha condotto a quota 300.000 le consumatrici con danni alcol-correlati. Dei 750.000 consumatori dannosi, con Disturbo da Uso di Alcol (DUA) in necessità di trattamento, solo l’8,5% è stato intercettato, per un totale di 63.490 alcoldipendenti in carico ai servizi del Sistema Sanitario Nazionale (SSN), con costante e preoccupante decrescita.
È quanto emerge dalla Relazione annuale al Parlamento sul consumo di bevande alcoliche nel nostro Paese, con i dati relativi al 2021. Nell’anno considerato, alcuni valori sono tornati ai livelli pre-pandemici ma comunque troppo elevati in quanto i decrementi registrati (quasi sempre per gli uomini e non per le donne) sono distanti dal raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Il documento è stato redatto dall’Osservatorio Nazionale Alcol (ONA) dell’ISS, che ha rielaborato e presentato i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) in occasione dell’ultima edizione dell’Alcohol Prevention Day (APD).
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