Sul sito ARPAE Emilia-Romagna si legge “L’inquinamento atmosferico è un importante fattore di rischio per la salute umana“.
Gli inquinanti solitamente inclusi nella definizione degli indici di qualità dell’aria sono quelli che hanno effetti a breve termine, quali il monossido di carbonio (CO), il biossido di azoto (NO2), l’ozono (O3), il biossido di zolfo (SO2), il particolato (PM10 o PM2.5 a seconda delle dimensioni).
Per costruire un indice di qualità dell´aria su basi scientifiche sarebbe necessario conoscere il rischio sanitario associato ad ogni possibile combinazione dei livelli degli inquinanti. Lo stato attuale delle conoscenze in ambito epidemiologico è tuttavia abbastanza lontano da tale obiettivo: difficoltà di tipo statistico e tossicologico rendono infatti problematica la conoscenza dell’effetto sia dei singoli inquinanti, sia delle varie combinazioni dei diversi inquinanti.
Da 4 settimane l’Emilia-Romagna è interessata da eventi acuti di inquinamento di PM10 a causa del perdurare di condizioni meteorologiche favorevoli all’accumulo degli inquinanti.
Il periodo è stato infatti caratterizzato dalla prevalenza di condizioni di stabilità, legate all’estensione di un’ampia circolazione anticiclonica, dall’Atlantico sino all’Europa sud occidentale, che hanno fatto sì che gli inquinanti emessi si siano accumulati progressivamente in prossimità del suolo, raggiungendo concentrazioni anche molto elevate.
Per poter contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all’adattamento agli stessi, anche riducendo le emissioni di gas a effetto serra e migliorando il sequestro del carbonio, nonché promuovere l’energia sostenibile, la Regione Emilia-Romagna ha pubblicato un bando dal titolo: “Azione A2 Investimenti per la riduzione di gas serra e ammoniaca“.
Il bando mette a disposizione 13 milioni di euro con l’obiettivo di potenziare le performance climatico-ambientali partendo delle aziende agricole.
Sono previsti investimenti per la razionalizzazione dei processi produttivi agricoli che riducano l’emissione di gas climalteranti (metano e protossido di azoto) e di altri agenti inquinanti dell’aria (ammoniaca).
A tale scopo, fornisce sostegno ad investimenti, anche innovativi e mirati alla digitalizzazione dei processi, da realizzare nell’ambito del ciclo produttivo aziendale e che, pur potendo comportare un aumento del valore o della redditività aziendale, possiedano una chiara e diretta caratterizzazione e connessione con gli obiettivi specifici della Pac in materia di ambiente.
I destinatari del bando sono le imprese agricole in forma singola o associata e l’intensità dell’aiuto è definita nella misura del 75% della spesa ammissibile.
Si ricorda che c’è ancora tempo fino alle ore 13.00 del 29 marzo prossimo per presentare domanda su piattaforma Siag (per il bando dello Sviluppo rurale 23-27 Intervento “SRD02 Investimenti produttivi agricoli per ambiente, clima e benessere animale – Azione: A2 Investimenti per la riduzione di gas serra e ammoniaca“).
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