Allevamenti di visoni ancora sospesi: applicato il principio di massima precauzione
Sono in vigore le misure di prevenzione e sorveglianza sul territorio nazionale, disposte dall’Ordinanza 25 febbraio 2021 Ulteriori misure urgenti in materia di infezione da SARS-CoV-2 (agente eziologico del COVID-19) nei visoni d’allevamento. Il provvedimento tiene conto del parere del Consiglio Superiore di Sanità chiamato ad esprimersi fra le opzioni di “sospensione” o di “divieto definitivo” di questa tipologia di allevamento.
Sospensione, non divieto definitivo- Il 22 febbraio 2021, in seduta straordinaria, il Consiglio superiore di sanita’ (Sezione IV), ha ritenuto «consigliabile la sospensione delle attivita’ degli allevamenti, nel giusto bilanciamento tra le necessita’ di ridurre i rischi e la salvaguardia del tessuto economico del territorio» e che la stessa «debba essere protratta almeno per tutto il 2021». In Italia l’attività di allevamento di visoni è stata sospesa per la prima volta il 23 novembre 2020. A seguire, la Direzione generale della sanita’ animale e dei farmaci veterinari (Dgsaf) aveva disposto misure di verifica e sorveglianza i cui esiti hanno portato ad una prima proroga fino al 28 febbraio, anche tenuto conto dei casi di SARS-CoV-2 confermati negli allevamenti europei. L’Ordinanza in vigore mantiene la sospensione fino a tutto il 2021.
Abbattimento in caso di positività- Ora il Consiglio superiore di sanita’- in virtu’ del principio di massima precauzione- ha suggerito di prorogare la sospensione e anche di “considerare un allevamento in cui si riscontra siero-positivita’ per SARS-CoV-2 come infetto e di procedere quindi all’abbattimento”. Gli abbattimenti sono autorizzati ai sensi dell’art. 2, comma 3 della legge 2 giugno 1988, n. 218,come la distruzione di tutti i visoni negli allevamenti dove tale sieroconversione da SARS-CoV-2 fosse confermata.
ORDINANZA 25 febbraio 2021
Ulteriori misure urgenti in materia di infezione da SARS-CoV-2 (agente eziologico del COVID-19) nei visoni d’allevamento.
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