L’isola di Okinawa fa parte di un arcipelago che si trova nell’Oceano Pacifico, a sud del Giappone ed è diventata in effetti famosa per la longevità dei suoi abitanti.
L’alimentazione gioca di certo un ruolo di primo piano in questo traguardo e, a ben vedere, rispetta tutte le regole di base della sana alimentazione raccomandate dagli esperti: in generale la dieta di Okinawa si basa su un basso apporto calorico: alzarsi da tavola quando di è sazi solo all’80 per cento è un mantra per gli abitanti dell’isola. E poi ci sono gli alimenti cardine della dieta che si fonda soprattutto su cibo di origine vegetale: patate dolci come fonte primaria di carboidrati (il riso non cresce bene sull’isola), tanti vegetali e legumi (soprattutto soia), consumo moderato di pesce e solo occasionale di carne magra e formaggi. I grassi sono pochi, l’alcol è quasi bandito dalla tavola: con l’eccezione di un brandy locale.
Ma la dieta di Okinawa ha altre componenti essenziali, più difficili da misurare rispetto al cibo, ma molto importanti per invecchiare bene: il senso di appartenenza alla comunità, l’idea di un obbiettivo comune e del benessere come fondamento della vita quotidiana.