Durante il New Space Economy Expoforum 2024, tenutosi dal 16 al 18 dicembre a Roma, si è discusso non solo di biomedicina spaziale, ma anche di nutraceutica e controllo ambientale. Tra i temi trattati, è emerso che gli astronauti sviluppano frequentemente una forma di insulino-resistenza, una condizione che aumenta il rischio di diabete. Per affrontare questo problema è stato avviato il progetto MYO-PASTA, frutto della collaborazione tra l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), il CREA (Centro Ricerche Alimentari del Ministero dell’Agricoltura) e il Laboratorio di Biomedicina Spaziale.
L’obiettivo del progetto è sviluppare una pasta “modificata”, arricchita con un componente che ha già dimostrato di contrastare il pre-diabete e migliorare la funzionalità dell’insulina. Questo alimento innovativo non solo mira a supportare la salute degli astronauti durante le missioni spaziali, ma ha anche potenziali applicazioni terrestri. La sua eventuale commercializzazione potrebbe diventare un valido strumento per la prevenzione delle malattie metaboliche, aprendo nuove prospettive nella nutrizione funzionale e nella salute pubblica.