Informazione sugli effetti dell’alcol in gravidanza, prevenzione della disabilità e approccio di cura. Sono questi i temi trattati nel primo manuale Prendersi cura della FASD. Manuale per conoscere una sindrome quasi invisibile dedicato alla sindrome feto alcolica pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità in occasione della Giornata mondiale oggi 9 settembre, nata per aumentare la consapevolezza sui rischi legati all’alcol in gravidanza.
Prodotta dal Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’ISS, la pubblicazione nasce nell’ambito del progetto CCM Prevenzione, diagnosi precoce e trattamento mirato dello Spettro dei Disturbi Feto Alcolici (Fetal Alcohol Spectrum Disorder, FASD) e della Sindrome Feto Alcolica (Fetal Alcohol Syndrome, FAS).
Secondo i dati più recenti tratti da interviste alle visite neonatali, circa una donna su 4 dichiara di assumere almeno 1-2 bevande alcoliche al mese e una donna su tre anche durante il periodo di allattamento.
L’obiettivo è quello di offrire uno strumento agile che possa essere utilizzato da tutti: operatori della salute, della scuola, del carcere, pazienti, cittadini, affinché conoscano in modo più approfondito, o quanto meno in modo più consapevole, la complessità della sindrome.
Il manuale è composto da due parti: la prima fornisce informazioni generali sugli effetti dell’alcol in gravidanza e descrive lo Spettro dei Disturbi Feto Alcolici (Fetal Alcohol Spectrum Disorders; FASD), senza tralasciare informazioni su epidemiologia, diagnosi e possibili trattamenti, offrendo anche al lettore alcuni interessanti spunti di riflessione sulla comunicazione.