“La Ue elimini le gabbie negli allevamenti”: chiedono le associazioni animaliste, 140 scienziati e le principali aziende alimentari
Non ci sono solo le associazioni animaliste e ambientaliste di tutta Europa, che hanno raccolto quasi un milione e mezzo di firme per chiedere la progressiva dismissione delle gabbie all’interno degli allevamenti di animali a scopo alimentare.
E non ci sono solo i 141 scienziati guidati da Jane Goodall, che nelle settimane scorse, hanno fatto recapitare alla Ue un endorsement di peso a sostegno della campagna.
A chiedere di passare a nuove forme di allevamento, a partire da quello delle galline ovaiole, sono ora anche alcune delle principali aziende alimentari europee. Ci sono grossi gruppi italiani, come Barilla e Ferrero, grandi retailer come Aldi e Ikea, uno chef popolare in tutto il mondo come Jamie Oliver, ma anche multinazionali come Nestlé, Unilever e Mondelēz .
Tutte in prima linea nel chiedere una svolta coerente con la nuova sensibilità dei consumatori.