Il World Economic Forum (WEF 2020) di Davos l’annuale Rapporto “Global Risks” segnala che gli esperti e i decision maker hanno inserito ai primi 5 posti tra i rischi che potrebbero minacciare il benessere dell’umanità nei prossimi 10 anni quelli ambientali.
Per la prima volta da quando il Rapporto viene redatto, i primi 5 rischi globali che vengono percepiti come possibili eventi nel corso dei prossimi 10 anni sono tutti ambientali:
1. Eventi meteorologici estremi con gravi danni a beni, infrastrutture e perdite di vita umana.
2. Fallimento delle politiche di adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici da parte di Governi e Imprese.
3. Catastrofi naturali come terremoti, tsunami, eruzioni vulcaniche e tempeste geomagnetiche.
4. Perdita di biodiversità e collasso dell’ecosistema (terrestre o marino), con conseguenze irreversibili per l’ambiente e grave impoverimento delle risorse umane e industriali.
5. Danni ambientali e catastrofici causati dall’uomo, compresi i reati ambientali, quali fuoriuscite di petrolio e contaminazione radioattiva.
Incentivare la trasformazione dei sistemi alimentari – Gli aumenti storici della produttività nel settore alimentare hanno comportato costi allarmanti per l’ambiente e la salute. Per soddisfare l’aspirazione di istituire sistemi alimentari inclusivi, efficienti, sostenibili, nutrienti e salutari, è necessaria una trasformazione globale. Dobbiamo cambiare radicalmente il modo in cui viene prodotto il cibo, comprese le pratiche delle operazioni agroindustriali e di oltre 500 milioni di piccoli agricoltori, nonché il modo in cui 7,7 miliardi di individui consumano cibo. Molti ostacoli, tra cui le sfide finanziarie, culturali e mentali, impediscono alle parti interessate di apportare questi cambiamenti richiesti. Pertanto, per stimolare questi cambiamenti su larga scala è necessario riallineare e creare i giusti incentivi per le parti interessate nel sistema alimentare.
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