Il cibo ultra-processato aumenta il rischio di morte del 26%. Se si restringe il campo ai decessi causati dalle malattie cardiovascolari, questi salgono addirittura del 58%, mentre se si considerano quelli attribuibili alle patologie cerebro-cardiovascolari come gli ictus, crescono del 52%.
È questo il dato più preoccupante che emerge da una ricerca tutta italiana appena pubblicata sull’American Journal of Clinical Nutrition dai ricercatori del Neuromed di Pozzilli, dell’Università dell’Insubria di Varese, dell’Università di Firenze e del Mediterranea Cardiocentro di Napoli, che hanno elaborato i dati del grande studio di popolazione chiamato Moli-sani.