Attualmente i paesi dell’UE sono tenuti a ridurre al 2% la percentuale di allevamenti infetti da determinati tipi di Salmonella.
Gli esperti dell’EFSA stimano che se questo obiettivo fosse ridotto all’1% i casi di salmonellosi nell’uomo trasmessi attraverso galline ovaiole diminuirebbero del 50%.
Un obiettivo dell’1% è attualmente in vigore per le galline da riproduzione – all’inizio della catena di produzione di pollame – per cinque tipi di Salmonella che sono importanti per la salute umana.
Nel parere pubblicato gli esperti valutano anche il ruolo svolto dai sistemi di stabulazione per le galline ovaiole. A partire dal 2012, per motivi di benessere l’alloggio di galline ovaiole in batteria è vietato nell’UE. Sono consentite solo gabbie “arricchite” (più spaziose delle gabbie delle batterie e che devono avere un nido e una lettiera) e alloggi alternativi nei sistemi senza gabbia (fienile, ruspante e biologico).
Gli esperti concludono che la presenza di Salmonella è inferiore nelle galline allevate in sistemi di stabulazione alternativi rispetto ai sistemi a gabbia.