Nell’area riservata del sito Alimenti & Salute è possibile consultare la Relazione contenente i risultati dei controlli ufficiali svolti in Emilia-Romagna in attuazione del Piano Nazionale Residui 2022 redatto dalla Regione Emilia-Romagna Direzione Generale cura della persona, salute e welfare Servizio Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica Area Sanità Veterinaria e Igiene degli Alimenti e dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna “B. Ubertini”.
INTRODUZIONE: Il Piano Nazionale Residui (PNR) è un piano di sorveglianza mirato che si realizza durante il processo di allevamento di animali da reddito e nella prima fase di trasformazione dei prodotti di origine animale, per la ricerca dei residui delle sostanze farmacologicamente attive e dei contaminanti negli animali vivi, nei liquidi biologici e deiezioni, negli alimenti per animali e nell’acqua di abbeverata nonché nei tessuti e negli alimenti di origine animale.
Il piano nazionale residui e l’extrapiano regionale (PRR) sono pianificati tenendo conto delle prescrizioni del decreto legislativo 16 marzo 2006, n. 158 e vengono svolti allo scopo di:
- rilevare i casi di somministrazione illecita di sostanze vietate;
- evidenziare casi di somministrazione di sostanze non autorizzate oppure utilizzate a condizioni diverse da quelle autorizzate;
- verificare la conformità degli alimenti rispetto ai limiti massimi di residui e tenori massimi, fissati da norme comunitarie e nazionali, per i medicinali veterinari, i contaminanti ambientali ed i prodotti fitosanitari nel miele.
In Emilia-Romagna, l’Area Sanità Veterinaria e Igiene degli Alimenti del Servizio Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica – Direzione Generale cura della persona, salute e welfare della Regione si occupa di:
- ripartire i campioni assegnati dal Ministero della Salute alle Aziende USL territorialmente competenti alla sorveglianza su allevamenti e stabilimenti;
- coordinare le attività dei servizi territoriali incaricati della sorveglianza sui residui dei contaminanti e delle sostanze farmacologicamente attive;
- raccogliere le informazioni per valutare le misure adottate e i risultati ottenuti, ai fini della programmazione e di eventuali modifiche in corso d’opera;
- trasmettere al Ministero delle Salute le informazioni ed i risultati, in collaborazione con il Reparto Sorveglianza Epidemiologica dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed EmiliaRomagna (IZSLER).
Le categorie animali e i prodotti di origine animale monitorati con il PNR ed il PRR sono bovini, suini, ovicaprini, equini, volatili da cortile, conigli, selvaggina allevata, selvaggina cacciata, acquacoltura, latte, uova e miele.
In attuazione del Piano Nazionale per la ricerca di residui 2022 sono stati programmati in totale 5038 campioni, mentre quelli effettivamente prelevati sono stati 5130. Di questi solo 5026 concorrono all’effettivo soddisfacimento delle necessità di programmazione, in quanto 104 campioni sono stati prelevati in eccedenza rispetto a quanto programmato per i singoli settori produttivi e AUSL.
In attuazione del PRR per la ricerca di residui anno 2022 sono stati programmati 672 campioni, mentre quelli effettivamente prelevati sono stati 497 di cui 495 “utili” a soddisfare il numero di campioni programmati nei singoli settori produttivi, mentre i restanti 2 rappresentano sovra-campionamenti nel settore acquacoltura per il quale non era stata programmata alcuna indagine. L’intera attività PRR per l’anno 2022 ha evidenziato 4 campioni non conformi di cui: 1 campione di miele positivo per Acetamiprid; 1 campione di muscolo di ovino > 1 anno positivo per Ossitetraciclina, 1 campione di muscolo di coniglio positivo per chinoloni ed 1 campione di acqua di abbeverata da allevamento di faraone positivo per Furazolidone.
La regione Emilia-Romagna è il secondo territorio nazionale con il maggior numero di campionamenti eseguiti nell’ambito della ricerca di residui in rapporto alla popolazione residente con circa 129,2 campioni ogni 100.000 abitanti a fronte di una media nazionale di circa 51,2 campioni; inoltre è anche la prima regione italiana per numero di analisi eseguite; nel 2022 sono state oltre 129.000 con una media di circa 291 analisi per la ricerca di residui di sostanze farmacologicamente attive ogni 100.000 abitanti a fronte di una media nazionale di circa 79,9 analisi (dati Ministero della Salute DGISAN – ufficio 8 – rapporto sicurezza alimentare 2022).
Nell’anno trascorso il numero di non conformità nazionali ma anche regionali è risultato particolarmente ridotto, in continuità con gli anni precedenti, evidenziando il raggiungimento di un buon livello di attenzione degli allevatori per quanto riguarda l’utilizzo responsabile del medicinale veterinario ai fini della presenza di residui negli alimenti di origine animale.
DOCUMENTO COMPLETO NELL’AREA RISERVATA