Dal Rapporto Nazionale OsMed (Osservatorio Nazionale sull’impiego dei Medicinali) sull’uso degli antibiotici nel nostro Paese durante il 2019, pubblicato nel dicembre 2020 dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), emerge che il consumo è rimasto stabile rispetto al 2018 anche se l’Italia continua ad essere tra i Paesi con un livello superiore alla media europea.
L’elevato consumo degli antibiotici in ambito umano e veterinario pone l’Italia, insieme alla Grecia, tra i Paesi europei con la maggiore prevalenza di patogeni resistenti a diverse categorie di antimicrobici. Questa situazione è molto più drammatica a livello ospedaliero, dove sono sempre più diffuse le infezioni causate da microrganismi multiresistenti.
Nel complesso della popolazione circa 4 persone su 10 hanno ricevuto nel corso del 2019 almeno una prescrizione di antibiotici, con un livello più elevato nei bambini con età inferiore ai 5 anni e nella fascia di età superiore agli 85 anni.
Va infine sottolineato come nel corso dell’attuale fase di pandemia di COVID-19 sia strettamente necessario, in accordo con la strategia adottata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) contro l’antibiotico-resistenza, promuovere azioni mirate al controllo del consumo di antibiotici in particolare in ambito ospedaliero, al fine di scongiurare una maggiore diffusione delle resistenze microbiche.