Il Parlamento Europeo ha rinnovato il proprio appello per un accesso senza barriere al materiale di selezione.
Il PE desidera che gli agricoltori in tutta Europa abbiano la possibilità di innovare per trovare soluzioni alla crisi del clima e alle fitopatie di nuova comparsa. Alle ricche multinazionali non deve essere consentito di imporre brevetti sulla vita naturale, che causano monopoli e l’aumento dei prezzi degli alimenti.
Tutto cominciò da un pomodoro raggrinzito. Nel 2015, l’Ufficio europeo dei brevetti concesse un brevetto per una nuova varietà di pomodoro perfetto per la produzione di ketchup. Il pomodoro era stato ottenuto esclusivamente con processi biologici e quindi non era stato geneticamente modificato. La reazione pubblica fu immediata e l’UEB fu accusato dagli attivisti di brevettare la vita. Successivamente l’ente modificò la propria politica, ma il caso fu rinviato alla sua commissione di ricorso. Il dibattito è ancora in corso.
Il Parlamento europeo è in lotta per evitare che i prodotti ottenuti mediante processi biologici siano oggetto di brevetto. Un accesso senza barriere al materiale vegetale è essenziale per la capacità innovativa del settore europeo della selezione vegetale e per gli agricoltori, nonché per la varietà genetica delle nostre colture. Il PE vuole consentire agli agricoltori di tutta Europa di innovare, soprattutto in vista della crisi del clima. La selezione di nuovi tipi di piante promuove la diversità genetica. Ogni anno compaiono nuove fitopatie ed epidemie ed è necessario sviluppare nuove colture alimentari che siano resilienti. Consentire la brevettazione sarebbe un freno all’innovazione e allo sviluppo.
Il PE ritiene che i brevetti sarebbero un danno soprattutto per i piccoli produttori. Il Parlamento è anche convinto che consentire alle aziende di brevettare certe varietà alimentari crei un monopolio che potrebbe a sua volta far aumentare i prezzi degli alimenti in tutta l’UE.