
L’inquinamento atmosferico, aggravato dall’aumento delle temperature dovuto ai cambiamenti climatici, rappresenta una crescente minaccia per la salute pubblica in Europa.
Durante le ondate di calore, si registra un incremento dei livelli di ozono e particolato, che, insieme agli effetti degli incendi boschivi, aumentano la mortalità prematura e i ricoveri ospedalieri per malattie cardiopolmonari.
Il progetto europeo EXHAUSTION ha quantificato l’aumento della mortalità e morbilità legate a queste condizioni, evidenziando che l’inquinamento atmosferico amplifica l’impatto del calore sulla salute, soprattutto per le patologie respiratorie. Gli anziani e le donne risultano particolarmente vulnerabili, con effetti più pronunciati nell’Europa meridionale. Inoltre, le aree urbane densamente popolate, con elevato inquinamento e scarsa presenza di spazi verdi, presentano un rischio maggiore. È urgente adottare misure correttive per proteggere la salute pubblica.
Uno studio pubblicato su Nature Medicine ha stimato l’impatto del cambiamento climatico sulla mortalità legata al caldo e al freddo in 854 città europee. I risultati indicano che, nonostante gli scenari di adattamento, le morti per il caldo aumenteranno, superando la riduzione delle morti per il freddo. Si prevede un incremento netto del 49,9% delle morti tra il 2015 e il 2099, con un impatto maggiore nelle regioni mediterranee e dell’Est Europa. Sono necessari forti interventi per ridurre i rischi per la salute.
Lo studio evidenzia che in Italia, a causa del cambiamento climatico, la mortalità per caldo aumenterà drasticamente, con le regioni meridionali e quelle del centro-nord particolarmente vulnerabili. Si prevede che, nonostante alcuni miglioramenti nelle condizioni climatiche, l’aumento delle temperature porterà a un aumento netto delle morti. L’adattamento alle ondate di calore e la riduzione delle emissioni saranno cruciali per contenere l’impatto sulle città italiane.