La peste suina africana può essere trasmessa tramite il contatto diretto con gli animali o attraverso la diffusione di alimenti o attrezzature contaminati.
Questa malattia ha gravi implicazioni economiche per la carne suina e i settori correlati, compresi i costi indiretti sostenuti dalle restrizioni commerciali. Non esiste un vaccino o una cura nonostante la ricerca in corso attiva.
Nella legislazione dell’UE sono state stabilite misure che vengono applicate ovunque si sospetti o si confermi la PSA, nelle aziende o nei suini selvatici, per prevenire la diffusione della malattia e sostenere la sua eradicazione.
L’UE applica severe restrizioni alla circolazione di suini e prodotti suini nelle aree colpite, in conformità con l’approccio della “regionalizzazione”. Queste restrizioni basate sul rischio vengono continuamente aggiornate, in linea con la presenza geografica della malattia. Questo approccio consente all’UE di mantenere gli scambi nel mercato internazionale e interno ed è stato riconosciuto da alcuni partner commerciali.
Le misure di controllo globali dell’UE includono anche:
soppressione delle popolazioni di suini nelle aziende colpite
intervento degli esperti del team veterinario di emergenza dell’UE nei paesi colpiti
consulenza scientifica dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare
capacità diagnostiche efficienti e competenze tecniche guidate dal laboratorio di riferimento dell’UE per la PSA
ricerca sui vaccini candidati
audit per verificare la corretta applicazione della legislazione dell’UE
sostegno finanziario (più di 100 milioni di EUR sono già stati spesi tra il 2013 e il 2019 per prevenire, controllare ed eliminare la PSA)
campagne di sensibilizzazione del pubblico
controlli ufficiali delle spedizioni personali alle frontiere
cooperazione internazionale.