In occasione della settimana europea della Antibiotic Awareness, l’ANMVI sottolinea che la Veterinaria traina l’uso consapevole e che i Medici Veterinari sono stati i primi ad affrontare il problema dell’antibiotico-resistenza.
Risultato? Usi ridotti più negli animali che nell’uomo. L’impegno del settore veterinario non si ferma. Il fai da te e l’e-commerce minacciano l’uso consapevole e richiedono ulteriori sforzi.
L’Associazione Nazionale dei Medici Veterinari Italiani si unisce all’appello delle autorità sanitarie europee e mondiali: è sempre più urgente preservare l’efficacia degli antibiotici, ma per farlo è necessario che tutti i settori della salute aumentino la consapevolezza di un uso appropriato e prudente.Il settore veterinario è stato il primo ad affrontare il problema dell’antibiotico-resistenza, a darsi obiettivi di riduzione e a mettere in pratica strategie di uso responsabile.
Nel 2021, il risultato è che la Veterinaria ha ridotto l’uso di antibiotici più di quanto non sia accaduto in campo umano (fonte: ECDC-EFSA-EMA). Di questo sforzo responsabile hanno preso atto sia la Commissione che il Parlamento Europeo che -decidendo di riservare alle cure umane alcune classi di antimicrobici- non hanno privato la medicina veterinaria di terapie antibiotiche essenziali per le vite degli animali in cura.