
La peste dei piccoli ruminanti (PPR) è la prossima malattia animale da eradicare. Tuttavia, invece di scomparire, sta comparendo in nuove regioni del mondo. Scopri come i vaccini sono stati utilizzati con successo in Marocco per controllarne la diffusione e cosa serve per eliminarla definitivamente.
La peste dei piccoli ruminanti è una malattia virale altamente contagiosa che colpisce capre e pecore; ha rappresentato per anni una minaccia concreta per la sicurezza alimentare e l’economia zootecnica del Marocco. Il primo focolaio, rilevato nel 2008, causò migliaia di decessi in pochi mesi. La risposta delle autorità veterinarie fu rapida e strutturata: tra il 2008 e il 2010 il 90% degli animali suscettibili fu vaccinato ogni anno.
Dal 2020, il Paese ha adottato un vaccino bivalente contro PPR e sheeppox, somministrato con richiami biennali. Ogni campagna vaccinale coinvolge oltre 22 milioni di capi, con un costo medio di 12 milioni di dollari. La produzione locale e la rete capillare di veterinari privati hanno garantito una copertura efficace anche nelle zone rurali.
Nel frattempo, la PPR ha continuato a diffondersi in Europa, con focolai segnalati tra il 2024 e il 2025 in Georgia, Bulgaria, Grecia, Romania, Ungheria e, più recentemente, in Albania. Le aree balcaniche – in particolare Albania, Grecia, Bulgaria e Romania – sono geograficamente vicine all’Italia e rappresentano un potenziale rischio di diffusione verso la Penisola, anche a causa degli spostamenti irregolari di animali.
Grazie al suo approccio strutturato, il Marocco ha dichiarato concluso l’ultimo focolaio nel dicembre 2022. Le autorità puntano ora su cooperazione regionale e controlli alle frontiere per sostenere l’eradicazione della PPR su scala internazionale.