L’Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale (ISPRA) ha pubblicato un opuscolo per fornire agli operatori del settore e a tutti i cittadini uno strumento utile per riconoscere e segnalare specie aliene potenzialmente osservabili e pescabili nei nostri mari. Tra le specie indicate, alcune sono pericolose per la salute umana in quanto tossiche al consumo o velenose al contatto. Ne sono un esempio il pesce palla maculato (Lagocephalus sceleratus), di origine indopacifica, le cui carni, anche se cotte, sono altamente tossiche e il pesce scorpione (Pterois miles), originario dell’Oceano Indiano, che presenta sulla superficie corporea delle spine velenose causa di punture molto dolorose. Il coinvolgimento dei cittadini nelle attività di sorveglianza è fondamentale perché contribuisce ad ampliare la capacità di osservare il fenomeno ecologico fornendo un valido aiuto ai ricercatori.
Quando si parla di specie aliene, anche definite alloctone, si fa riferimento a quegli organismi introdotti attraverso un’azione diretta dell’uomo in un’ ecosistema in cui inizialmente non erano presenti. E’ importante sottolineare, inoltre, che una specie aliena può diventare una specie invasiva, se la sua introduzione o diffusione minaccia la biodiversità, o causa danni alla salute umana, o provoca conseguenze di carattere socio-economico.
Fonte:
Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale