L’Ispra presenta l’Annuario dei dati ambientali 2019, un quadro aggiornato sullo stato di salute del nostro Paese. Quest’anno le informazioni sull’ambiente in Italia si confrontano con i recenti trend europei elaborati dall’Agenzia europea dell’ambiente e illustrati lo scorso dicembre a Bruxelles nel “SOER 2020 – State of the Environment Report”.
A questi report, si aggiunge un altro documento, il Rapporto Ambiente di Sistema, che propone alcuni focus regionali.
Come si pone l’Italia davanti a questi trend e alle priorità politiche dell’UE in campo ambientale?
Il quadro nazionale e le esperienze regionali vengono oggi delineate nel corso della presentazione dei tre report ambientali. Nonostante le politiche climatiche e ambientali dell’Unione europea abbiano portato vantaggi sostanziali negli ultimi decenni, il nostro continente deve affrontare questioni di grande portata: perdita della biodiversità, uso delle risorse, impatti dei cambiamenti climatici e rischi ambientali per la salute e il benessere.
Grave la situazione per fauna e flora, minacciate da inquinamento e specie aliene. In buono stato solo il 48% dei fiumi e il 20% dei laghi italiani. Bene le aree protette del nostro Paese. Temperature crescono in Italia più che in altre parti del mondo (+1,71° nel 2018 contro +0,98° globale). Diminuiscono i gas serra (-17,2% dal 1990 al 2018). Inquinamento atmosferico: si sforano i limiti giornalieri (nel 21% delle stazioni il PM10), ma in Italia nel medio-lungo periodo gli inquinanti sono in discesa. Bacino padano malato d’Europa. Con 18,3% di energie rinnovabili, Italia supera obiettivo 2020 fissato da UE (17%).
Annuario dei Dati Ambientali – Edizione 2019