
Mercoledì 4 giugno 2025 l’Accademia dei Georgofili ha ospitato, nella propria sede storica delle Logge degli Uffizi di Firenze, la giornata di studio “Intelligenza artificiale in agricoltura: visioni, potenzialità, precauzioni e corretto impiego”. Un evento partecipato e denso di contenuti, che ha richiamato l’attenzione di oltre 200 tra studiosi, tecnici, professionisti del settore e rappresentanti del mondo istituzionale, suddivisi tra presenza fisica in sala e collegamento online. A conferma del crescente interesse nei confronti di un tema che – sebbene recente nella sua declinazione agricola – si impone già oggi come una delle sfide più complesse e promettenti per il futuro dell’agroalimentare.
I lavori si sono aperti con i saluti istituzionali di Marco Vieri, membro del Consiglio Accademico dei Georgofili e docente presso l’Università degli Studi di Firenze. È stato lui a sottolineare l’importanza dell’IA come “nuova macchina complessa”, capace di incidere sulle modalità operative, gestionali e decisionali delle filiere produttive, ponendo però interrogativi fondamentali di ordine etico, normativo e metodologico.
Il convegno si è strutturato attraverso una sequenza di interventi che hanno toccato diversi ambiti applicativi dell’IA in agricoltura, offrendo al contempo una visione ampia e coordinata delle sue potenzialità.
Il Stefano Biffani (IBBA CNR – Università di Parma) si è focalizzato sulle produzioni zootecniche, illustrando come l’IA sia oggi impiegata nell’analisi del benessere animale, nel miglioramento genetico e nella previsione dei parametri produttivi.
Luigi Sartori (Università degli Studi di Padova) ha proseguito con una panoramica sugli scenari applicativi dell’IA in agricoltura, evidenziando come le tecnologie emergenti siano oggi in grado di supportare decisioni agronomiche complesse, ottimizzare l’uso delle risorse e ridurre l’impatto ambientale. Ha però messo in guardia sul rischio di una “falsa automazione”, quando il trasferimento tecnologico non si accompagna a un’adeguata formazione degli operatori.
L’attenzione si è poi spostata sull’ambito della nutrizione vegetale, con l’intervento di Marco Napoli (Università di Firenze), che ha esplorato le prospettive dell’IA nella fertilizzazione sostenibile. Napoli ha illustrato come le nuove tecnologie possano migliorare l’efficienza d’uso dei fertilizzanti, ridurre le perdite ambientali e personalizzare le strategie nutrizionali.