
Un nuovo studio scientifico pubblicato su Science Advances evidenzia il ruolo cruciale dei fattori ambientali, climatici e sociodemografici nel determinare il rischio di malattie con potenziale epidemico e pandemico.
Gli studiosi affermano “I nostri risultati mostrano che i fattori climatici, tra cui temperature più elevate, maggiori precipitazioni e scarsità d’acqua, sono fattori chiave delle epidemie, con il cambiamento climatico che crea nuove vulnerabilità rimodellando la distribuzione geografica del rischio. Ciò sottolinea la necessità di un monitoraggio continuo e dell’integrazione degli sforzi di adattamento e mitigazione del clima nella pianificazione della salute pubblica”.
Inoltre, i cambiamenti nell’uso del suolo, l’invasione umana delle aree boschive, l’aumento della popolazione e della densità del bestiame e la perdita di biodiversità contribuiscono a questo rischio, con la perdita di biodiversità che mostra una relazione complessa e non lineare.
Questo studio presenta anche una mappa del rischio globale e un indice di rischio epidemico che combina il rischio specifico dei paesi con le loro capacità di preparazione e risposta alle minacce zoonotiche.