Entro il 2023 potremmo trovare nei negozi del latte di mucca prodotto senza il contributo del bovino principe della produzione casearia.
La Imagindairy, la start-up israeliana che lo sta sviluppando, assicura che avrà lo stesso sapore e aspetto del “vero” latte, ma senza lo sfruttamento di animali.
Le proteine, siero e caseina, vengono sviluppate in laboratorio da funghi o altri microrganismi vegetali. Per questa ragione, è stato ribattezzato come il primo “latte di mucca senza mucche”. La Imagindairy ha già raccolto circa 13 milioni di dollari di investimenti. Userà l’intelligenza artificiale per programmare il Dna inserito nei funghi usati per far crescere la proteina.
Il processo per coltivare proteine artificiali del latte non è una novità, esistendo da circa 40 anni. Si tratta però di un processo costoso, mentre la tecnologia di Imagindairy offre un modo più conveniente, secondo quanto sostiene l’azienda.
L’ente di regolamentazione alimentare, la Singapore Food Agency, ha infatti approvato i bocconcini di pollo prodotti in bio-reattori dalla start-up statunitense Eat Just. “Mancherà sempre qualcosa. Gli elementi principali potrebbero esserci, ma non tutto quello che si trova nel latte di mucca”, ha dichiarato invece Guardian Tom Dunne, vicepresidente della associazione europea di allevatori di bestiame da latte (European Dairy Farmers), che contesta in modo netto la possibilità di ricreare il latte di mucca in laboratorio.