Nei Paesi della Regione europea Oms l’obesità infantile si conferma un problema di salute pubblica, seppure con incidenze molto diverse tra i vari Stati.
È quanto emerso dal XII meeting dell’iniziativa Oms European Childhood Obesity Surveillance Initiative (Cosi), che si è svolto a Bergen (Norvegia) il 13 e 14 giugno 2019.
L’Italia partecipa al Cosi attraverso i dati della sorveglianza in età pediatrica OKkio alla Salute, coordinata dal Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute (Cnapps) dell’Istituto superiore di sanità (Iss).
I risultati preliminari della quarta raccolta dati di Cosi , effettuata nelle scuole primarie di 35 Stati nel 2015-17 (entro la fine dell’anno sarà disponibile il report con i risultati completi), mostrano una notevole variabilità da Paese a Paese.
Bambini:
– i valori più alti sono stati registrati a Cipro (43% in eccesso ponderale di cui 21% obesi utilizzando le curve di crescita dell’Oms), in Grecia (42% in eccesso ponderale di cui 20% obesi), in Italia (42% in eccesso ponderale di cui 21% obesi) e in Spagna (42% in eccesso ponderale di cui 19% obesi)
– i valori più bassi sono stati registrati in Tajikistan (9% in eccesso ponderale di cui 2% obesi), Turkmenistan (11% in eccesso ponderale di cui 4% obesi), Kazakhstan (17% in eccesso ponderale di cui 5% obesi) e Danimarca (18% in eccesso ponderale di cui 5% obesi).
Bambine:
– i valori più alti sono stati registrati a Cipro (43% in eccesso ponderale di cui 19% obese), in Spagna (41% in eccesso ponderale di cui 17% obese), in Grecia (38% in eccesso ponderale di cui 14% obese) e in Italia (38% in eccesso ponderale di cui 14% obese).
– i valori più bassi sono stati registrati in Tajikistan (5% in eccesso ponderale di cui 1% obese), Turkmenistan (11% in eccesso ponderale di cui 2% obese), Albania (16% in eccesso ponderale di cui 5% obese) e Repubblica Ceca (19% in eccesso ponderale di cui 6% obese).