
Nel 2023 circa 8 milioni di italiani di età superiore a 11 anni hanno bevuto quantità di alcol tali da esporre la propria salute a rischio. Quattro milioni e 130 mila persone hanno bevuto per ubriacarsi e 780 mila sono stati i consumatori dannosi (hanno consumato alcol provocando un danno alla propria salute) con disturbo da uso di alcol in necessità di trattamento di cui solo 64.856 intercettati e curati dal SSN. Per l’Italia rimane molto distante il raggiungimento degli Obiettivi di Salute Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU di riduzione dell’impatto dell’uso di alcol nella popolazione.
In occasione dell’Alcohol Prevention Day 2025, l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha evidenziato una crescente vulnerabilità legata al consumo di alcol in Italia, attribuibile anche agli effetti post-pandemici. L’Osservatorio Nazionale Alcol (ONA-ISS) ha sottolineato l’urgenza di rafforzare la prevenzione, soprattutto tra le fasce più fragili della popolazione. Il sistema di sorveglianza SISMA continua a monitorare l’impatto del consumo di alcol, fornendo dati essenziali per le politiche sanitarie. Le nuove linee guida ISS per il trattamento dei disturbi da uso di alcol sono ora disponibili per i professionisti del SSN. Le iniziative includono programmi di prevenzione nelle scuole e formazione per l’identificazione precoce e l’intervento breve (IPIB). L’ISS collabora con il Ministero della Salute per l’elaborazione della Relazione annuale al Parlamento, in linea con il Piano Statistico Nazionale. L’obiettivo è promuovere scelte informate e stili di vita sani, contrastando la disinformazione e i comportamenti a rischio. L’ISS invita a consultare i materiali informativi e le linee guida disponibili sul sito ufficiale dell’APD 2025.