Anche quest’anno il Report “La gestione dei rifiuti in Emilia-Romagna”, elaborato dalla Regione e da ARPAE, offre ai cittadini, agli amministratori e agli operatori il quadro della gestione dei rifiuti in Emilia-Romagna e consente di verificarne i risultati valutandone i punti di forza e di debolezza.
Il 2022 rappresenta il primo anno di validità del nuovo quinquennio di pianificazione; nel luglio 2022 è stato infatti approvato il nuovo Piano Regionale di gestione dei Rifiuti e per la Bonifica delle aree inquinate (PRRB) con validità a tutto il 2027. Documento che fissa nuovi e sfidanti obiettivi per la nostra regione.
I dati del rapporto 2022 confermano un sistema regionale efficiente e lanciato verso il raggiungimento dei nuovi obiettivi.
Ogni anno, circa un terzo del cibo prodotto a livello mondiale, corrispondente a 1,3 miliardi di tonnellate, per un valore pari a circa mille miliardi di dollari, finisce nei rifiuti di consumatori, commercianti, ristoratori, oppure va a male a causa di sistemi di trasporti o pratiche agricole inadeguati.
L’obiettivo numero 12, dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile consiste nel “garantire modelli di consumo e produzione sostenibili”, e contiene diversi traguardi, uno dei quali il 12.3 è specifico sulle perdite e sprechi alimentari: “dimezzare lo spreco alimentare globale pro-capite a livello di vendita al dettaglio e dei consumatori e ridurre le perdite di cibo durante le catene di produzione e di fornitura, comprese le perdite del post-raccolto”.
Il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti e per la Bonifica delle Aree Inquinate (PRRB) 2022-2027 fa proprio l’obiettivo posto dalle Nazioni Unite e ripreso dalla norma europea e nazionale (dimezzamento, entro il 2030, dei rifiuti alimentari a livello di vendita al dettaglio e consumo) e lo declina rispetto all’orizzonte temporale del 2027 al 38% di riduzione dei rifiuti alimentari, rispetto ai dati che verranno comunicati dagli Stati membri ai sensi della Decisione delegata (UE) 2019/1597 della Commissione, del 3 maggio 2019, che integra la direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda una metodologia comune e requisiti minimi di qualità per la misurazione uniforme dei livelli di rifiuti alimentari (GU L248 del 27.9.2019, pag.77).
Premesso ciò, oltre alla già citata strategia per la riduzione dei rifiuti alimentari, il nuovo PRRB 2022-2027, anche in linea con quanto indicato nel Pacchetto Economia Circolare, prevede per i rifiuti organici:
• incremento della resa di intercettazione (dal 68% del 2019 all’80% nel 2027);
• incremento del tasso di riciclaggio (dal 62% del 2019 al 70% nel 2027);
• l’incentivazione di sistemi di trattamento sempre più efficienti che, nel rispetto dei limiti del fabbisogno regionale, favorisca impianti di Biometano, che oltre ad associare al recupero di materia il recupero di energia, garantiscano anche un vantaggio ambientale quali l’abbattimento della CO2 e di particolato.
Il 12% dei rifiuti umidi biodegradabili da cucina e mensa è costituito da prodotti ancora idonei al consumo umano (spreco alimentare “evitabile”), in diminuzione rispetto al 13% del 2021.
Il report, elaborato annualmente da Regione Emilia-Romagna e ARPA, sintetizza i dati conoscitivi sulla gestione dei rifiuti urbani e speciali in Emilia-Romagna.
Report 2023 – versione a pagine singole (8.98 MB)