Via social si fanno adottare, garantendo in cambio 250 uova per tutto l’anno. Nel pollaio fanno vita sociale, c’è pure un’altalena per farle divertire, e si fanno accudire da ragazzi disabili.
Galline felice, ovaiole, con piume marroni e bianche, vivono nelle campagne di Toscanella di Dozza, lungo la via Emilia che porta a Imola e poi alla Romagna. È il Pollaio Sociale, primo in Italia ad aprire, assicurano gli operatori della Sea Coop che hanno pure registrato il marchio. Ed ora diffondono il modello.
Loro stessi sono cresciuti in modo inatteso: partito con 35 galline, da questa primavera hanno raddoppiato. La struttura è in legno, le scatole portauova sono personalizzate. Come funziona? Si adotta una gallina pagando 95 euro per un anno, quota che comprende il suo mantenimento e la gestione del progetto.
Ogni gallina produce, più a meno a seconda dei mesi, 250 uova che vengono consegnate ai benefattori. Fresche, a chilometro zero, buone anche per le relazioni.