Nel mondo la cattiva alimentazione uccide più di fumo, droga e alcol messi assieme. E di circa 7 miliardi di persone che popolano il Pianeta, quasi la metà mangia troppo, oppure troppo poco, e spesso anche male.
Parte anche da questi numeri l’idea di fondare, a Milano, l’Italian Institute for Planetary Health, frutto della collaborazione fra Istituto Mario Negri e Università Cattolica, che indagherà le complesse relazioni che legano la dieta e la produzione dei cibi alla salute delle persone e a quella del Pianeta.
QUALI PROGETTI? Con il sostegno della rivista medica Lancet, il cui direttore, Richard Horton, è stato fra i primi a capire quanto il legame fra l’uomo e il suo ambiente sia stretto, il neonato istituto ha già in cantiere una ventina di progetti di ricerca, alcuni dei quali volti a identificare i cibi che potrebbero avere un impatto maggiore sulla nostra salute (insetti inclusi), e le diete che potrebbero costituire un modello da seguire.
Un dato su tutti: il 30% dei bambini italiani è ormai in sovrappeso oppure obeso e questa condizione predispone a numerose malattie croniche anche nella vita adulta. I ricercatori lavoreranno per comprendere le cause del fenomeno e per mettere a interventi utili a invertire la rotta.