Prevenire la diffusione del nuovo coronavirus a suon di spremute e integratori?
Troppo bello per essere vero, e infatti non lo è: è estremamente improbabile che la vitamina C possa proteggere dal SARS-CoV-2, come invece fanno le misure di mitigazione adottate nel nostro Paese (#iorestoacasa, mi lavo spesso le mani, mantengo distanze e igiene respiratoria).
Negli ultimi giorni, le doti indubbiamente salutari della vitamina C sono state associate da diversi “influencer” a un fantomatico rafforzamento del sistema immunitario utile a prevenire il COVID-19, la malattia portata dal nuovo coronavirus.
Ma sono affermazioni prive di fondamento scientifico, che possono portare chi ci spera ad assumere integratori senza controllo medico e in dosi eccessive.
L’unico beneficio emerso è relativo alla durata dei raffreddori: una revisione di studi precedenti pubblicata nel 2013 ha trovato che una dose giornaliera di almeno 200 milligrammi (oltre il doppio di quella raccomandata) può ridurre di un giorno la durata del comune raffreddore nell’8% degli adulti e nel 14% dei bambini.