Come faccio a sapere quanto posso conservarlo? È vero che il pesce decongelato dura meno di quello fresco? E quali sono le informazioni che possiamo aspettarci di trovare sulle etichette? Abbiamo deciso di vederci chiaro interpellando un’esperta come Valentina Tepedino di EurofishMarket.
“La questione è particolarmente attuale, in un momento come questo in cui molti punti vendita della grande distribuzione hanno chiuso il banco fresco, e propongono solo preincartati a libero servizio”, spiega Tepedino. “Quando si acquista questo tipo di prodotto, le informazioni in etichetta dovrebbero essere le stesse presenti sul banco servito. Lo stato fisico deve essere chiaramente indicato in etichetta vicino la denominazione commerciale della specie (es. pesce spada decongelato)”.
Fa eccezione solo il prodotto ittico fresco: se non è specificato che non si tratta di pesce fresco, è implicito che lo sia.
“Devono poi essere indicate in etichetta anche tutte le altre informazioni previste per legge come zona di cattura o denominazione scientifica”, prosegue Tepedino. Sapere esattamente quando il pesce è stato decongelato, però, non è possibile, e non è obbligatorio dare questa indicazione: “Esiste una circolare del Ministero della Salute, del 2007, che consiglia agli operatori di indicare questo tipo di prodotto come “da consumarsi entro ventiquattro ore e da non ricongelare””, spiega Tepedino.