Alcuni cittadini hanno segnalato all’Unione Nazionali Consumatori il ritrovamento di “mozzarelle” con una colorazione blu celeste e hanno chiesto informazioni sull’eventuale pericolosità. Cerchiamo di fare insieme chiarezza.
L’acqua che viene a contatto con la mozzarella, di pozzo o di rete ma comunque potabilizzata, può contenere particolari microrganismi “saprofiti” presenti nell’ambiente e privi di pericoli per i consumatori.
L’insidia per le mozzarelle nasce dalla possibile presenza di batteri nell’acqua utilizzata nella lavorazione e in particolare degli Pseudomonas. Questi microrganismi quando si sviluppano hanno la capacità di produrre dei “pigmenti” di diversi colori; se lo sviluppo avviene sulle mozzarelle, queste ultime appaiono colorate.
Gli Pseudomonas sono molto diffusi nell’ambiente e se le confezioni della mozzarella non sono completamente integre, oppure se si lasciano un certo tempo esposte all’aria dopo l’apertura, esiste la possibilità che i microrganismi si sviluppino colorandole.
Tale evenienza è inoltre più probabile quando la temperatura ambiente è più elevata, come avviene in estate. e dunque la catena del freddo può essere compromessa o più difficoltosa da mantenere.
Non è consigliabile consumare le mozzarelle “colorate” sia per un senso di repulsione, sia e soprattutto perché indicano delle anomalie lungo la “filiera” di produzione e distribuzione.
Se si trova una mozzarella colorata si consiglia di riportare le mozzarelle al rivenditore chiedendo il rimborso o la sostituzione, o meglio di informare il produttore utilizzando il numero indicato sulla confezione.
In ogni caso si ribadisce l’assenza di pericoli anche se accidentalmente le mozzarelle “colorate” dovessero essere consumate.