L’imperfezione fa tendenza. Anche nel mondo alimentare.
Della necessità di rivalutare i prodotti esteticamente imperfetti, che vengono espulsi dal mercato dispetto del loro valore alimentare, si parla da anni.
Anche perché il fenomeno è di ampie dimensioni: uno studio dell’università di Edimburgo ha stimato che ben un terzo dell’ortofrutta prodotta in Europa non abbia i requisiti richiesti dalla Gdo e quindi non arrivi nei negozi, perché fuori calibro oppure segnato da eventi atmosferici o sfregamenti con altri frutti.
Un grande volume di prodotti sprecati su cui ho puntato il dito anche la Fao, ribadendo la necessità di far arrivare tutti i prodotti alimentari, belli o brutti che siano, sulla tavola dei consumatori. Adesso sembra finalmente arrivato il tempo di passare dalle parole ai fatti.