Negli ultimi 100 anni il consumo di acqua, in particolare per l’agricoltura, è cresciuto di quasi quattro volte: in molte regioni del Pianeta si riesce a soddisfare la domanda d’acqua delle pianure solo grazie al contributo delle risorse idriche di montagna. Molte proiezioni mostrano che entro trent’anni circa un miliardo e 500 milioni di persone (un quarto della popolazione mondiale di pianura) dipenderà dal deflusso di acqua proveniente dalle regioni montuose.
Per capire come gestire quella che si profila essere una vera e propria emergenza idrica globale un team internazionale di ricercatori coordinati da Daniel Viviroli (dip. di geografia dell’Università di Zurigo) ha condotto uno studio (pubblicato su Nature Sustainability) che quantifica per la prima volta la dipendenza delle popolazioni di pianura dall’acqua montana, confrontando consumi e riserve.
Nonostante l’uso sempre più efficiente dell’acqua, la dipendenza dall’acqua montana è andata via via aumentando dagli Anni Sessanta, quando interessava solo il 7 per cento delle popolazioni di pianura: lo studio stima che questo valore salirà al 24 per cento entro la metà di questo secolo, segno di una sempre minore disponibilità di acqua vicino a dove la si consuma. Questa stima è figlia di uno “scenario intermedio” in termini di crescita della popolazione e sviluppo economico, tecnologico e sociale: percentuali e tempi potrebbero essere ancora più severi.