A fine ottobre è stato pubblicato il rapporto 2025 del Lancet Countdown su salute e cambiamenti climatici.
“A causa delle emissioni di gas serra causate dall’uomo, il cambiamento climatico sta mietendo sempre più vittime e danneggiando la salute delle persone in tutto il mondo. Nel 2024, le temperature medie annue hanno superato di 1,5 °C quelle dell’era preindustriale per la prima volta. Nonostante le richieste sempre più urgenti di contrastare il cambiamento climatico, le emissioni di gas serra hanno raggiunto livelli record nello stesso anno. Il cambiamento climatico sta destabilizzando sempre di più i sistemi planetari e le condizioni ambientali da cui dipende la vita umana” si legge .
In un articolo su RaiNews si legge: “I dati emersi dal rapporto sono agghiaccianti e mostrano un bilancio sanitario in rapido peggioramento: il tasso di morti per il caldo è aumentato del 23% dagli anni ’90, arrivando a 546.000 all’anno. L’inquinamento atmosferico derivante dalla combustione di combustibili fossili è responsabile di 2,5 milioni di morti l’anno. Soltanto nel 2024, il fumo degli incendi è stato collegato a un record di 154.000 decessi. Il potenziale di trasmissione globale della dengue è aumentato fino al 49% dagli anni ’50 a causa delle condizioni climatiche. L’anno 2024 è stato il più caldo mai registrato, con la persona media esposta a un massimo storico di 16 giorni di caldo minaccioso per la salute. La dottoressa Marina Romanello, direttrice esecutiva del Lancet Countdown, commenta: “La distruzione di vite e mezzi di sussistenza continuerà ad aumentare finché non porremo fine alla nostra dipendenza dai combustibili fossili e non alzeremo drasticamente il tiro per adattarci.”


