Coca-Cola sta studiando nei laboratori di Bruxelles una nuova bottiglia in fibra di cellulosa che dovrebbe sostituire, in futuro, quelle di PET utilizzate per il confezionamento di bevande e acque minerali.
Il prototipo presentato nei giorni scorsi è comunque una soluzione ‘ibrida’: adotta infatti un rivestimento interno (liner) di PET 100% riciclato, removibile dopo l’uso, che assicura la barriera all’ossigeno, anche se il colosso americano afferma di voler arrivare ad una soluzione priva di plastica convenzionale nell’ambito del suo piano per la sostenibilità World Without Waste. É in materiale plastico anche la chiusura, sempre per ragioni legate alle proprietà barriera del contenitore.
Lo sviluppo della ‘bottiglia di carta’ ha come partner tecnologico Paboco (Paper Bottle Company), la joint-venture costituita l’anno scorso tra il produttore austriaco di imballaggi Alpla e il fornitore svedese di soluzioni in carta per il packaging BillerudKorsnäs.