Il Piano Nazionale Residui è un piano di sorveglianza che si attua durante il processo di allevamento degli animali e nella prima trasformazione dei prodotti di origine animale, per la ricerca dei residui delle sostanze farmacologicamente attive e dei contaminanti negli animali vivi, nei loro escrementi e nei liquidi biologici, negli alimenti per animali e nell’acqua di abbeveraggio nonché nei tessuti e negli alimenti di origine animale.
Il piano si realizza al fine di svelare i casi di somministrazione illecita di sostanze vietate, di somministrazione abusiva di sostanze autorizzate a condizioni diverse da quelle autorizzate e di verificare la conformità dei residui di medicinali veterinari con i limiti massimi di residui (LMR) fissati nell’allegato del regolamento (UE) n. 37/2010 e s.m, e delle quantità massime di antiparassitari e di contaminanti ambientali fissate dalla normativa europea e nazionale.
In attuazione del Piano Nazionale per la ricerca di Residui del 2017 sono stati analizzati 44.108 campioni, di cui 15.919 per la ricerca di residui di sostanze appartenenti alla categoria A (pari al 36 % del totale delle analisi) e 28.189 per la ricerca di residui di sostanze appartenenti alla categoria B (pari al 64 %).
Nel 2017 i campioni che hanno fornito risultati irregolari per la presenza di residui sono stati complessivamente 39, pari allo 0,09 % del totale dei campioni analizzati.