Arriva il Consorzio a tutela della vera birra artigianale made in Italy, per garantire l’origine delle materie prime, dal luppolo all’orzo e la lavorazione.
Un’arma per fermare la proliferazione delle finte bionde e l’omologazione dei grandi marchi mondiali.
Obiettivo del Consorzio con tanto di disciplinare, è la valorizzazione della filiera produttiva locale, creando un rapporto più solido tra i piccoli produttori e i coltivatori di orzo, luppolo e altre materie prime complementari.
Il disciplinare si basa sulla definizione di ‘Birra Artigianale’ stabilita per legge (2016), che indica in tre criteri da rispettare: indipendenza del birrificio, limite di produzione stabilita in un massimo di 200 mila ettolitri l’anno e integrità del prodotto senza processi di pastorizzazione o di microfiltrazione.