Nei supermercati tedeschi Rewe Group sono comparse le prime confezioni “Respeggt”. Contengono uova normali, processate però con un’innovativa tecnica che permette di individuare il sesso del pulcino nascituro fin dall’uovo. A questa rivoluzione i tedeschi, grazie a sovvenzioni ministeriali, gli studi dell’università di Lipsia e la tecnologia olandese HatchTech, sono arrivati dopo quattro anni di esperimenti. Fino ad ora negli allevamenti intensivi di galline ovaiole appena dopo la nascita i piccoli, se di sesso maschile, venivano scartati: non producono uova e non sono convenienti per l’industria agricola per ottenere carne.
Il nuovo sistema usa un marcatore chimico che a contatto con il fluido interno dell’uovo assume un colore diverso a seconda se l’embrione sia maschio o femmina. Grazie a un minuscolo foro di 0,3 millimetri praticato da un laser il fluido viene estratto con aria compressa e sottoposto al test. L’intera tecnica richiede un secondo. Le uova commercializzate a Berlino con il marchio Respeggt indicano che nell’allevamento non sono stati uccisi maschi e presto in Germania verranno diffuse sempre più uova selezionate con la tecnica Seleggt: saranno immesse sul mercato con un prezzo leggermente più alto delle precedenti. Proprio a riguardo di una etichettatura più consapevole riguardo dal benessere animale le associazioni ambientaliste Compassion in World Farming (CIWF) e Legambiente hanno chiesto in questi giorni ai ministri delle Politiche agricole Centinaio e della Salute Grillo di avviare un processo per la definizione di nuove etichette.