L’interesse verso questi “novel food”, come vengono definiti utilizzando un termine anglosassone, è in crescita anche grazie a iniziative marketing che ne esaltano qualità e prerogative non sempre coerenti con la realtà.
Sorprende la decisione della Commissione Europea di destinare risorse ad alcune aziende private impegnate nella produzione dei sostituivi della carne al programma React-Eu.
Una scelta che ha sollevato molte perplessità da parte degli operatori, che nella carne sintetica vedono un concorrente sleale.Perplessità espresse anche da Paolo De Castro, europarlamentare, che insieme a Pina Picierno ha presentato un’interrogazione in sede europea sulle motivazioni che hanno suggerito di fornire un sostegno alle proposte di produzione di carne sintetica.
“La Commissione Europea – affermano De Castro e Picierno – spieghi su quali basi e per quali ragioni il progetto ‘Feed for Meat’ di due aziende olandesi hanno recentemente ricevuto una sostanziale sovvenzione di 2 milioni di euro dal programma React-Eu con l’obiettivo di sviluppare la produzione alimentare cellulare e la produzione di carne sintetica. Sono necessarie risposte dettagliate soprattutto perché, allo stato attuale, sono sconosciuti o non comprovati gli aspetti benefici, dal punto di vista del benessere animale o di salute umana, del consumo e della produzione di carne sintetica. Senza dimenticare che il programma React-Eu è uno strumento creato per stimolare la ripresa economica dopo la grave crisi causata dal covid-19 nelle regioni europee più colpite”…