L’Aula della Camera ha approvato il 13 novembre una mozione volta a riconoscere l’obesità come malattia cronica e all’approvazione di un piano nazionale che provveda a definirne la prevenzione, il contrasto e la cura, anche con riferimento a linee guida inerenti la diagnosi e la terapia nei primi anni di vita dei bambini: qui il contenuto della mozione 1-00082.
In occasione della Giornata mondiale e nazionale dell’obesità 2018, l’Italian obesity network ha promosso il documento «Manifesto dell’Italian obesity network per un futuro sostenibile» e per la Giornata 2019 il documento «Carta dei diritti e dei doveri delle persone con obesità», sottoscritto da tutte le società scientifiche e le associazioni di pazienti attive sull’obesità in Italia, impegna il Governo:
1) a prevedere un monitoraggio sulla corretta attuazione dei LEA con specifico riferimento alle malattie associate all’obesità;
2) a implementare un piano nazionale sull’obesità che armonizzi, a livello nazionale, le attività nel campo della prevenzione e della lotta all’obesità, un documento, condiviso con le regioni, che, compatibilmente con la disponibilità delle risorse economiche, umane e strutturali, individui un disegno strategico comune inteso a promuovere interventi basati su un approccio multidisciplinare integrato e personalizzato, centrato sulla persona con obesità e orientato a una migliore organizzazione dei servizi e a una piena responsabilizzazione di tutti gli attori dell’assistenza;
3) ad adottare iniziative per assicurare alla persona con obesità il pieno accesso agli iter diagnostici per le comorbidità, alle cure e ai trattamenti dietetico-alimentari e, nei casi più gravi, l’accesso a centri di secondo livello per valutare approcci psicologici, farmacologici e chirurgici;
4) a prevedere una più stringente implementazione di quanto previsto nel Patto nazionale della prevenzione 2014-2018 relativamente alle politiche di contrasto all’obesità, adottando iniziative vincolanti nel nuovo Patto nazionale della prevenzione 2020-2025, prevedendo linee guida inerenti ai «primi 1.000 giorni di vita» del bambino;
5) a promuovere il miglioramento della formazione degli operatori sanitari sul tema della nutrizione e a promuovere una maggiore cultura per gli operatori scolastici e per i neo genitori su questo tema;
6) a promuovere ulteriori studi sulle cause di obesità e ad adottare iniziative per migliorare gli standard di nutrizione delle mamme in gravidanza e dei bambini per agire, in particolare anche sui primi «1.000 giorni», esplicitando che non vi è obbligo di erogazione quotidiana di proteine animali nelle mense pubbliche e favorendo un approccio culturale basato sull’assunzione del corretto quantitativo di proteine e sulla possibilità di assumere gli aminoacidi essenziali anche con sole proteine vegetali;
7) a promuovere programmi per la prevenzione dell’obesità infantile e per la lotta alla sedentarietà attraverso iniziative coordinate di promozione della salute, intesa nella sua dimensione biopsicosociale, che implementino a livello scolastico l’attività fisica e sportiva, la sana alimentazione e l’informazione sulla promozione dei corretti stili di vita, compresa la qualità relazionale;
8) a intraprendere iniziative congiunte e sinergiche di informazione alla popolazione a sostegno di quanto promosso dalla campagna nazionale e internazionale denominata Obesity Day;
9) a promuovere percorsi educativi e informativi e interventi a tutela della persona con obesità negli ambienti lavorativi e scolastici, volti a contrastare le discriminazioni e gli atti di bullismo anche nei confronti delle persone con obesità; MOZIONE 1/00082 CAMERA Stampato il 15/11/2019 Pagina 8 di 8
10) a intraprendere tutte le iniziative per la protezione dell’allattamento al seno materno, per sei mesi esclusivo e fino a due anni complementare;
11) ad assumere iniziative per disciplinare la pubblicità di prodotti alimentari e bevande per bambini, al fine di:
a) adoperarsi affinché i luoghi dove i bambini si riuniscono (asili, scuole, cortili delle scuole e centri di pre-scuola, parchi giochi, cliniche della famiglia e del bambino e servizi pediatrici e durante tutte le attività sportive e culturali) siano liberi da ogni forma diretta e indiretta di pubblicità di alimenti con un alto contenuto di grassi saturi, acidi grassi, zuccheri e sali liberi;
b) sviluppare politiche di contenimento del marketing alimentare sui bambini, con la predisposizione di misure che proteggano l’interesse pubblico;
c) identificare le informazioni e la natura degli effetti del marketing alimentare rivolto ai bambini per sviluppare ulteriori ricerche in questo campo, al fine di ridurre l’impatto sui bambini della pubblicità di alimenti con un eccessivo contenuto di grassi saturi, acidi grassi, zuccheri e sali liberi;
12) ad assumere iniziative per stimolare l’industria alimentare a studiare un’adeguata porzionatura dei prodotti per l’infanzia e l’adolescenza, tenuto conto di tutti i nutrienti che possono influire sullo sviluppo di obesità.