
In un nuovo studio pubblicato su Science Direct dal titolo ““Review: Using animal welfare to frame discussion on dairy farm technology”, D. M. Weary, M. A. G. von Keyserlingk. Animal 17 (2023) 100836″ si legge che negli ultimi cinquant’anni l’uso della tecnologia negli allevamenti da latte è cresciuto rapidamente.
Un gruppo di ricercatori ha condotto una revisione sistematica per capire come la letteratura scientifica colleghi tali tecnologie al benessere dei bovini da latte.
Su 380 articoli analizzati, solo 28 soddisfacevano i criteri di inclusione.
La quasi totalità degli studi (27 su 28) ha descritto la tecnologia in modo positivo, evidenziandone i potenziali benefici per gli animali.
In alcuni casi, gli autori hanno spiegato in modo chiaro come le misure tecnologiche (es. dati da accelerometri) si colleghino a specifici indicatori di benessere, come i tempi di riposo.
In altri, invece, le inferenze sul benessere generale erano troppo generiche o non verificabili.
Gli autori dello studio concludono che la letteratura è sbilanciata verso gli aspetti positivi, trascurando i possibili rischi o effetti negativi.
Invitano quindi a una valutazione più equilibrata, che consideri benefici e potenziali danni.
Il benessere animale è un concetto complesso che non può essere completamente rappresentato da una sola tecnologia.
Per questo, gli studiosi raccomandano di formulare affermazioni basate su misure specifiche e verificabili, evitando conclusioni troppo generiche.