L’84% degli europei ritiene che il benessere degli animali d’allevamento dovrebbe essere tutelato meglio nel proprio Paese rispetto a quanto avviene oggi, è quello che è emerso nell’ultima indagine effettuata da Eurobarometro a fine 2023.
Una percentuale simile (83%) sostiene la limitazione del tempo di trasporto degli animali. Quasi tre quarti degli intervistati (74%) sono favorevoli a una migliore tutela del benessere degli animali da compagnia nel proprio Paese e il 90% degli europei ritiene che le pratiche agricole e di allevamento debbano soddisfare i requisiti etici di base.
Ma cosa dice l’Unione Europea in tema di benessere animale?
L’UE afferma che adotta uno dei sistemi di regole più completi del mondo in materia di benessere degli animali, che include gli animali nella fase di allevamento, durante il trasporto e alla macellazione.
Tali regole riflettono le cinque libertà previste nella Convenzione europea sulla protezione degli animali negli allevamenti:
- libertà dalla fame e dalla sete;
- libertà dallo stress;
- libertà da dolore, ferimenti e malattie;
- libertà di poter esprimere un comportamento normale;
- libertà da paura e pericoli.
L’articolo 13 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea stabilisce che bisogna tenere pienamente conto delle esigenze connesse al benessere degli animali, dal momento che sono esseri sensibili.
Oggi il benessere degli animali è al cuore della sostenibilità, poiché un buon livello di benessere degli animali è collegato ad un minore uso di antibiotici, ad animali più sani che entrano nella catena alimentare e alla riduzione della trasmissione di malattie dagli animali alle persone.
Sul sito Alimenti&Salute, sito tematico della Regione Emilia-Romagna, al tema “benessere animale” è dedicata un’intera sezione. Normative, cataloghi sfogliabili, video tutorial, approfondimenti sono a disposizione sia per un pubblico formato sia per chi desidera avere ulteriori informazioni.
Si parte dalla specie bovina, suina, avicola, equina, ovi-caprina, cunicola per arrivare all’acquacoltura.
Ultima novità è il corso di formazione, gratuito, che partirà a fine marzo 2024 dal titolo “Il benessere degli animali in allevamento e la formazione degli allevatori”, con due sessioni generali e tre sessioni specialistiche, rivolto ai veterinari pubblici (formatori ed esaminatori) e privati (formatori).
Per un totale di circa 35 ore di formazione, suddivise in 5 giorni, con sede principalmente a Bologna.
Il corso si inserisce come “secondo livello” nel percorso ministeriale delineato dalla Nota Ministeriale n. 17996 del 11.07.2023 e ha l’obiettivo di fornire le nozioni di base ed il materiale da utilizzare per la formazione e per gli esami degli allevatori, ad opera di veterinari pubblici (formatori e/o esaminatori) o privati (formatori) e di abilitare pertanto i discenti alla formazione degli allevatori sul benessere animale. Il percorso è stato suddiviso in due giornate di carattere generale, nel corso delle quali verranno trattati argomenti comuni alle diverse specie o categorie animali e in una terza giornata, diversificata per ogni specie animale (bovini, suini, avicoli, ovicaprini e conigli). Per completare la frequenza del corso sarà necessario frequentare almeno una, a scelta, delle sessioni relative alle diverse specie animali, ma sarà comunque possibile partecipare a più di una o anche a tutte le sessioni speciali, in caso di interesse. Quest’ultima opzione è particolarmente consigliata per i veterinari pubblici. Al termine del percorso, in base alle sessioni speciali a cui avranno partecipato, i veterinari pubblici e privati potranno essere inseriti negli elenchi regionali e nazionali dei formatori per gli allevatori delle diverse specie animali.
Per maggiori informazioni consigliamo di visionare la pagina Formazione del sito Alimenti&Salute.
Ultima data per accedere alle iscrizioni è il 10 marzo 2024.