Il Dipartimento Americano dell’Agricoltura (USDA) in collaborazione con il Servizio di Ispezione per la Salute Animale e delle Piante (APHIS) ha pubblicato uno studio sulla ricerca degli anticorpi contro il SARS-CoV-2 nella popolazione selvatica di cervi dalla coda bianca, che negli Stati Uniti conta circa 30 milioni di individui.
Nel periodo di tempo tra gennaio 2020 e marzo 2021, l’APHIS ha raccolto 481 campioni di siero da cervi dalla coda bianca provenienti dagli Stati dell’Illinois, Michigan, New York e Pennsylvania.
Dai risultati ottenuti, il 33% dei campioni, con percentuali diverse a seconda dallo Stato, è risultato positivo per la presenza di anticorpi contro il SARS-CoV-2.
La modalità con cui i cervi sono stati esposti al virus non è nota; si ipotizza che l’esposizione possa essere avenuta tramite contatto con l’uomo, altri cervi, o addirittura animali appartenenti ad un’altra specie. Tuttavia, ad oggi, non sono mai stati descritti nei cervi casi clinici da SARS-CoV-2 e non ci sono evidenze scientifiche che il cervo, o altri animali, abbia un ruolo nella diffusione dell’infezione all’uomo.
Questions and Answers: Results of Study on SARS-CoV-2 in White-Tailed Deer
Fonte:
Aphis: Surveillance Data Shows White-Tailed Deer Exposed to SARS-CoV-2